venerdì 27 settembre 2013

Torta nocciolina per Salutiamoci

Mi rendo sempre più conto, approfondendo l'argomento e prestando sempre più attenzione a quello che mangio, come il mio rapporto con lo zucchero sia realmente una dipendenza. Mi turba non poco. 
Sono una vera amante dello zucchero, e del sapore dolce. Sono famosa per non sopportare il minimo di asprezza nella frutta e spesso davanti a una macedonia mi si domanda: "E' troppo poco dolce per te?". Io e lo zucchero abbiamo un rapporto davvero malsano e ho voglia di migliorare la situazione.
Non mi è facile però, trovo davvero difficile nella pratica quotidiana evitarlo completamente. A partire dalle marmellate casalinghe che ho in casa e che sono piene di zucchero, mica le posso buttare :( Devo capire come farle da qui in avanti e spero che Salutiamoci potrà aiutarmi in questo! Qualcuno ha qualche consiglio? Libri? 
Il malto generalmente non mi aiuta, trovo che non dolcifichi minimamente, a volte mi sembra proprio di averlo sprecato perchè nel risultato finale è come se non lo avessi usato. Forse è sempre il mio palato assuefatto che mi trae in inganno. Probabilmente devo solo provarci, avere pazienza e fiducia nel fatto che è tutta salute guadagnata.
Sono quindi molto contenta che ogni mese la comunità di Salutiamoci mi aiuta in questo senso, visto che lo zucchero è giustamente un ingrediente bandito. Ringrazio davvero di cuore le ideatrici: Lo, Cobrizo, Brii, Ravanello e Stella.
Se siete ignari dei problemi dello zucchero, questa lettura vi sarà utile, come lo è stata a me. 

Ed è proprio grazie a Salutiamoci che mi sono impegnata nel fare un dolce senza zucchero questo mese. Ed è venuta un portento. Ve lo garantisco. 
Quella che vi presento è una mia rivisitazione in chiave Salutiamoci, della ricetta della torta nocciolina trovata sul fumetto Mamma Vega, di Andrea Malgeri. Non è stato così difficile adattarla, ho sostituito lo zucchero con della frutta essiccata e il latte di soia con del succo di mela per esser sicuri che il risultato fosse abbastanza dolce anche per i palati zucchero-dipendenti come il mio. 
Provatela e fatemi sapere che ne pensate!


Ingredienti:
150g di nocciole
100g di farina integrale
100g di uvetta
130g di succo di mela
15g di tahin
10g di olio evo
1 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale

Procedimento:
Ammollare l'uvetta in un po' di acqua tiepida almeno 15 minuti.
Tritare le nocciole senza troppo impegno, non importa che diventino una farina, se qualche pezzo rimane intero, c'è più da sgranocchiare. 
Sciogliere per quanto possibile il tahin nel succo di mela.
Mescolarle con la farina, l'uvetta, il sale e il bicarbonato. Amalgamare ora anche l'olio e il succo di mela con il tahin. L'impasto risulterà molto appiccicoso e morbido.
Foderare una teglia da 18 cm di diametro con della carta forno, altrimenti oliarla e infarinarla bene, versarci l'impasto e livellarlo aiutandosi con le mani umide.
Cuocere in forno caldo a 180°C per 30-35 minuti circa.
Mangiarla solo quando completamente fredda.



Con questa ricetta partecipo alla raccolta di questo mese di Salutiamoci, ospitato da Sabrina di Les Madeleines di Proust


lunedì 23 settembre 2013

Scarpe da ginnastica Merrell

Oggi niente ricetta, ma una recensione del mio ultimo acquisto calzaturiero.
E' un po' di tempo che provo a praticare la corsa e soprattutto nel farla diventare il mio secondo sport abituale. Non ci sono ancora riuscita, per vari motivi, ma questo poco di importa, diciamo solo che minimo 2-3 volte al mese mi cimento.

Finora avevo utilizzato delle vecchie scarpe da ginnastica trovate in casa, ma con cui mi trovavo piuttosto male, dovevo utilizzare tassativamente calzini belli spessi che se no i miei piedi si riempivano di vesciche anche dopo soli 20 minuti di corsetta. Avevo quindi voglia di comprarmi delle scarpe di qualità adatte allo scopo, ovviamente vegan. 
Tramite StilEtico.com vengo a conoscenza del marchio Merrell, che ha una linea di scarpe vegan. Era giusto giusto anche il periodo dei saldi per cui le scarpe sul sito costavano abbastanza poco. Non avevo però il coraggio di acquistarle online, stavolta era molto importante provarmele, altrimenti vesciche assicurate. Ma i negozi in Italia sono solo nelle più grandi città, per cui mi ero messa l'anima in pace.

Poi sono capitata a Milano, per uno dei miei giri estivi, e mentre girellavo per la città, mi sono, giuro, casualmente imbattuta nel negozio Merrell! Cappero! Come potevo farmi sfuggire un'occasione del genere? Sono quindi entrata e felice di sapere che avevano ancora delle scarpe in saldo me ne sono comprata un paio.

Mi sono comprata il modello Mix Master Move Glide di colore blu, in negozio l'ho pagato 59 euro, sul sito si può risparmiare di più. A guardare il catalogo online io mi sarei comprata il modello Pace Glove, ma per fortuna che ho potuto provare prima di comprare! Infatti quello è un modello barefoot, ovvero senza tacco sotto il tallone, che è tutta un'altra filosofia di corsa rispetto a quella tradizionale. Il commesso è stato molto gentile a mettermi in guardia, mi ha fatto provare la differenza tra le due scarpe e per me che sono ancora novizia alla corsa, il barefoot è ancora fantascienza.
Per cui mi sono comprata una scarpa col tallone un po' rialzato.



Ma veniamo al succo del discorso. Sono comodissime. E leggerissime. Mai viste scarpe da ginnastica leggere come queste! Testate e approvate sul campo, sono molto traspiranti, per la prima volta da quando ho corso, non ho sofferto caldo ai piedi. Consigliatissime davvero, se non per correre anche per camminare. 
Speriamo mi invoglino ad essere più costante con la corsa :D
Adesso aspetto curiosa la nuova collezione!

giovedì 19 settembre 2013

Cookies al cocco e cioccolato

Ho appena ricevuto le ultime analisi del sangue (quelle della famosa non-donazione del sangue T_T), finalmente le mie analisi sono perfette! Non ho più quell'odiosissimo colesterolo alto, un pugno in un occhio per un vegano, che per definizione non mangia colesterolo! Finalmente ho la prova che era dovuto alla pillola anticoncezionale... e non a chissà quale problema con la dieta vegan.

Per festeggiare l'evento vi propongo dei golosissimi cookies, la ricetta originale è questa di GnamGnam, io l'ho modificata cercando di limitare il più possibile lo zucchero e l'olio, ma è davvero molto simile il risultato finale. GnamGnam.it è davvero un sito molto carino, non veg*, ma che ogni tanto cercando di fare dei dolciumi light, propone ricette senza latte e senza uova davvero molto semplici e con ingredienti comuni.
La ragazza di mio fratello lo consulta spesso come fonte (i qui presenti cookies me li ha fatti conoscere lei) per prepararmi qualche manicaretto senza dover andare a comprare il latte di soia o margarina o che so io. Io la ringrazio tanto perchè essendo bravissima a cucinare, mi porta sempre dei dolci deliziosi, e perchè è davvero bello quando un onnivoro si impegna per portarti qualcosa di vegano *_* Non è da tutti! Grazie Mery!!



Ingredienti:
150g di farina integrale
50g di cocco grattugiato
25g di zucchero di canna
8g di lievito
50g di cioccolato fondente
40g di olio di semi
90g di succo di mela

Procedimento:
In una ciotola unire gli ingredienti secchi, quindi la farina, il lievito, il cocco, lo zucchero e il cioccolato tritato grossolanamente e mescolarli. Versare poi l'olio e il succo di mela, amalgamare bene gli ingredienti fino ad avere un impasto morbido e appiccicoso.
Con le mani inumidite formare delle palline, schiacciarle delicatamente e disporle su una teglia coperta con carta da forno. (Con queste dosi a me sono venuti circa una decina di biscotti medio-grandi.)
Cuocere in forno ventilato preriscaldato a 180° per 10-15 minuti.
Lasciar raffreddare.


lunedì 16 settembre 2013

Tahin autoprodotto

Sabato ho provato a donare il sangue dopo anni che avevo smesso.
Avevo smesso perchè ogni volta che andavo, regolarmente dopo 5 minuti che avevo iniziato a riempire la sacca, mi sentivo male: divento bianca, sudorini freddi, insomma lo svenimento è vicino, ma io me ne accorgo sempre in tempo e mi bastava farmi distendere con la poltrona, mi riprendevo e la donazione riuscivo a finirla. Poi siccome ogni volta facevo preoccupare infermieri e dottori ho smesso.
Eppure io avevo così tanta voglia di donare il sangue! Infatti ho voluto riprovare, ma con pessimi risultati :(
Mi sono sentita male praticamente subito e non mi hanno fatto continuare, per cui in pratica ho semplicemente sprecato una sacca. Mi sento abbastanza inutile :( Sono troppo impressionabile, non so come risolvere la cosa. Dovrei semplicemente smettere di donare il sangue? Uffa.
Il bello è che a me non importa un fico secco se mi sento male o svengo realmente! Mi spiace per il trambusto che creo sempre in sala donazioni! Infatti ogni volta le infermiere mi dicono "Ma se non te la senti, non venire, non ti obbliga nessuno", sniff.
Qualcuno sa come si può vincere questo genere di cose? Non è una vera paura dell'ago, mi dà fastidio il sangue che scorre e soprattutto il calore che sento sul braccio. Uffa uffa.

Parliamo di cose più buone va'.
Ultimamente non prendo più il latte vegetale a colazione che mi ha stancato il sapore e disturba un po' il mio apparato digerente. Ho dovuto quindi trovare un sostituto per la porzione di calcio che senza latte arricchito non assumevo più.
Ho pensato al tahin, che è ricchissimo di calcio (una porzione da 30g contiene circa 245mg di calcio! Fonte: vegpyramid) e vale anche come porzione di proteine. Non mi piace molto, anzi, ha un retrogusto che proprio non mi va, però è un fantastico esaltatore di sapori. Per cui adesso la mia colazione in genere prevede un bicchiere di succo di mela, 2 fette biscottate con tahin e sopra una marmellata. Mi piace e mi soddisfa.
L'unico problema era il prezzo decisamente non alla mia portata del tahin commerciale. Ecco che ti viene in aiuto l'autoproduzione :D
Googlando un po' è stato facile capire quanto è stupido prodursi il tahin in casa! E così ho provveduto e ora mi godo tranquillamente la mia colazione bilanciata :D


Ingredienti:
semi di sesamo
olio di semi di mais o girasole o sesamo

Procedimento:
Tritare il più possibile i semi di sesamo, aggiungere un filo di olio per facilitare lo sminuzzamento e per rendere il tahin più cremoso.
Raggiunta la consistenza desiderata, riporre il tahin in un barattolo, e conservare in frigorifero.

Nota bene: Più gli ingredienti che andiamo ad usare sono di qualità, più il prodotto finale sarà buono!

giovedì 12 settembre 2013

Torta alle susine per chiedervi consigli su serie tv

Come sapete ho ben poco da fare in questo periodo. Sto cercando di impiegare le giornate cercando lavoro, aiutando in casa, i nonni, facendo attivismo (poi vi parlerò!), facendo attività fisica, leggendo, facendo la maglia, cucinando, cercando lavoro, leggendo... ma spesso mi ritrovo comunque poco indaffarata e la sera dopo cena c'è poco altro da fare se non guardare film e serie tv. 
Sto letteralmente mangiando stagioni intere di serie tv O_O 
In un circa 4 mesi mi sono guardata tutte le 8 stagioni di How I Met Your Mother, le 2 stagioni di New Girl, l'ultima di Game of Thrones, l'ultima di Girls, l'ultima di Falling Skies, ora sto guardando Motive, ho iniziato Shameless e a breve comincerò l'ultima di Breaking Bad, ma intanto sto riguardando per puro sport anche Una mamma per amica e Dawson's creek... che mi pare un brutto segno.
Da vedere ho ancora in lista tutto Dexter, Twin Peaks, un paio di serie di My Name is Earl, e Californication. Ma ho proprio paura che dureranno poco se continuo così!
Per cui amiche e amici internaute/i mi serve il vostro aiuto: seppellitemi di consigli su serie tv da guardare! Esclusi horror, zombie, polizieschi e soap opera sono aperta a tutto, fatevi avanti!

Per poter discutere al meglio di serie tv e quant'altro io vi offro della torta alle susine, vi va?
La ricetta che vi riporto è una mia rivisitazione di quella che potete trovare nel libro La cucina etica dolce sotto il nome di Rustica alle susine, che però prevedeva troppe poche susine rispetto all'impasto e troppa poca dolcezza per i miei gusti, così ho aggiustato le dosi e sostituito il malto con lo sciroppo d'acero (bisognerebbe fare il contrario... ma i dolci poco dolci non li sopporto).
Le susine che ho usato erano quelle dell'orto gialle, ma voi usate pure quelle nere o anche le prugne. Presto però che questa magnifica frutta estiva tra poco non sarà più in circolazione!


Ingredienti:
350g di susine mature
200g di farina integrale
75g di sciroppo d'acero
mezza bustina di lievito
75g di olio di semi di girasole o mais
150g di latte vegetale (io ho usato quello di soia)
pizzico di sale

Procedimento:
Per prima cosa si prepara una marmellata veloce con le susine. Si lavano, snocciolano e si mettono in un pentolino tagliate a pezzi assieme a 1 cucchiaio di sciroppo d'acero (dei 75g citati negli ingredienti), a fiamma bassa si fanno cuocere finchè non saranno sfatte.

Intanto si prepara l'impasto della torta. Mescolare lo sciroppo d'acero rimanente con l'olio e il latte vegetale. In una ciotola a parte mescolare la farina, il lievito e il pizzico di sale, quindi amalgamare con gli ingredienti liquidi preparati prima. Deve risultare una pasta abbastanza compatta.
Oliare e infarinare una teglia di 20cm di diametro e versare metà dell'impasto, distribuire sopra le susine e ricoprire con il resto dell'impasto. Spolverare con un po' di zucchero di canna.
Cuocere in forno caldo a 180° per 50 minuti circa. Sfornare, coprire la torta con un po' di carta forno e continuare a cuocere altri 30 minuti.

Fate raffreddare completamente prima di assaggiarlo, l'apice della bontà lo raggiunge il giorno dopo!

lunedì 9 settembre 2013

Pane integrale

Ammetto le mie colpe. Con tutti i viaggetti che ho fatto tra luglio e agosto, ho trascurato un bel po' la mia pasta madre, che non ce l'ha fatta a sopravvivere al caldo estivo :( Si è inacidita all'inverosimile e non era più buona da usare. Ho provato a salvarla, ma non c'è stato niente da fare. L'anno prossimo dovrò stare molto più attenta ai rinfreschi!
Per fortuna di spacciatori ce ne sono tanti e così ho una nuova pasta madre, probabilmente una parente di quella che avevo prima. Anche con lei mi sto trovando davvero molto bene, e ora che il caldo a breve finirà, la nostra convivenza sarà tutta in discesa.

Ma vediamo di farci qualcosa con questo miracolo microbiologico! Partiamo con il pane, alimento che amo senza limiti. La ricetta e le tecniche base le ho imparate sempre dalla mia bibbia del pane Facciamo il pane di Annalisa de Luca. QUA c'è un bel video dove lei stessa spiega le fasi per fare il pane. Io ho modificato i tempi di riposo e altri particolari in base al tempo che ho a disposizione e anche in base ai risultati avuti. Come tutte le cose, anche a fare il pane non si finisce mai di imparare e vien sempre voglia di provare nuovi metodi o di provare a cambiare qualcosa per vedere la differenza.
Questa che vi riporto è quella con cui finora mi sono trovata bene e che mi dà ottimi risultati sia come gusto sia come lievitazione. Ed è la ricetta "base" per una pagnotta di 1kg-1,30kg circa. Sì, la ricetta base è con farina integrale perchè, senza contare i benefici per la salute, dà una consistenza favolosa al pane e un sapore altrettanto buono.


Ingredienti:
farina di grano tenero integrale (circa 500g)
300g di acqua
1 cucchiaio di sale

Procedimento:
Sciogliere 300g di pasta madre pronta all'uso in altrettanti grammi di acqua a temperatura ambiente, lasciandola in ammollo per 10-15 minuti. Aggiungere il sale e con un cucchiaio scioglierlo nell'acqua.
Ora prepariamo l'impasto aggiungendo qualche manciata di farina in modo da avere una pastella liquida che impasterò ben bene così da distribuire al meglio il lievito. 
A questo punto gli ingredienti minori ci sono tutti, manca solo altra farina. Aggiungiamola gradualmente fino ad avere una palla lavorabile su un piano di lavoro. Lavoriamo continuando ad aggiungere farina se l'impasto è appiccicoso, ma senza essere generosi. Più c'è acqua nel pane e più viene buono come dice Annalisa nel video.
Raggiunta una bella palla di impasto morbida ma che non si attacca, la ripongo nella ciotola coperta da un panno asciutto e lascio riposare per 3-4 ore in un posto riparato (ora in estate nella madia, in inverno se fa molto freddo in casa, nel forno tiepido, sui 25°).

Dopo questo intervallo riprendo in mano l'impasto e lo lavoro brevemente per metterlo in forma: sul piano di lavoro infarinato schiaccio gentilmente l'impasto e lo ripiego su se stesso, con i movimenti che ho ripreso da Bonci, che si possono vedere QUI (dal minuti 5:50 circa, e prendete con le pinze quello che dice) o come si vede fare da Annalisa verso la fine del video linkato sopra. A questo punto io personalmente continuo ad usare il metodo di Bonci (nel video si vede), ovvero di mettere la forma di pane in una teglia da plumcake coperta dal panno infarinato, perchè a me piace il pane alto che ha molta mollica e solo mettendolo in un contenitore stretto mi è riuscito averlo, altrimenti mi lievita in larghezza. Faccio i tagli che più mi piacciono.
Dentro la teglia lascio riposare altre 2 ore circa. Sempre in un posto riparato.

Passate le 2 ore, scaldo il forno a 200°C, forno statico, niente ventilazione. Metto sottosopra il pane dalla forma su una teglia da forno infarinata e inforno.
Cuocere: 
- 30 minuti a 200°C, poi
- 15 minuti a 180°C, infine
- altri 10 minuti a 180°C ma senza la teglia, così che si possa cuocere a dovere anche sotto.
A questo punto togliere il pane dal forno e lasciar raffreddare bene mettendolo inclinato.

Può sembrare un lavorone... ma ne vale davvero la pena!!

venerdì 6 settembre 2013

Stop killing ---

Mi sento così stupida a fare un post del genere.
Eppure sento il bisogno di farlo.


No all'intervento armato in Siria. 
No alla guerra.


E' maledettamente idiota questo post.
Come si può volere la guerra?
Eppure...

Foto presa da Globalist.it


Non vedo troppa differenza tra armi chimiche e armi a pallottole. 

[...] 
Quanto alla credibilità - le armi chimiche, vietate dal diritto internazionale consuetudinario, sono state escluse dalla giurisdizione della Corte Penale Internazionale. Perché costituiscono una categoria unica, quella delle armi di distruzione di massa, insieme alle armi biologiche, e soprattutto nucleari - i cui padroni sono noti. E così, siamo qui a indignarci per una linea rossa che non abbiamo classificato come crimine di guerra per essere liberi di superarla noi.
[Cit. Francesca Borri su IlCorsaro.info]

La pace, la giustizia e la democrazia si affermano e si rafforzano dove si investe in percorsi di solidarietà e cooperazione tra comunità, dove si sostengono e si aiutano le forze democratiche e di progresso, dove si percorre l'opzione politica e diplomatica, non certo con l'uso delle armi. La storia, passata e attuale, lo dimostra.
[Cit. Arci]

lunedì 2 settembre 2013

Primo di fine estate

Eccoci già a Settembre, semi-sigh.
Semi-sigh... Sigh perchè l'estate è sempre bella e ci spiace quando finisce, ma l'estate per me quest'anno è stata più lunga del previsto. E' iniziata a maggio e se finora ho vissuto la mia inoccupatezza con in testa: "va beh, intanto mi godo l'estate", ora che a Settembre tutti rientrano a lavoro o scuola, io muoio dalla voglia di fare qualcosa. Qualunque cosa, ma sono sfornita di qualunque esperienza, e ovviamente si preferisce assumere persone con un minimo di esperienza... ma se nessuno me la fa fare questa benedetta esperienza, come faccio a diventare appetibile?!?! 
E se finora per tirarmi su di morale c'era il tormentone "eh ma adesso sono tutti in ferie, nessuno fa colloqui, aspetta Settembre", da adesso in poi non ci sono più scuse. Per cui questo Settembre era un po' che lo aspettavo... spero in uno spumeggiante autunno/inverno all'insegna di colloqui e possibilità.
Va beh, intanto come dicevo mi sono goduta i mesi caldi girellando un po' per l'Italia, andando a trovare amici lontani e godendomi un bel po' di concerti *in fondo al post vi lascio un pensierino musicale, a ricordo dell'evento dell'anno*.

Così, ora che con Settembre già le temperature sono scese e l'orto ci segnala che i prodotti estivi sono agli sgoccioli, voglio salutare gli appena passati 4 mesi, con fare un po' scaramantico (speriamo che i prossimi 4 siano più remunerativi!), con una ricetta di fine estate.
Ricetta un po' svuota-frigo made by padre, per quando non si ha più voglia di mangiare melanzane grigliate o peperoni crudi in insalata. Per renderla più sbrigativa abbiamo utilizzato la polpa di pomodoro, altrimenti se si ha pazienza e la materia prima (noi ci abbiamo fatto la pomarola con i pomodori) si possono usare i pomodori freschi, pelandoli. 
Buona nuova stagione 2013/2014 a tutti! :P


Ingredienti:
1 peperone
1 melanzana
1 lattina di polpa di pomodoro
5-6 foglie di basilico
olio evo
origano
peperoncino
sale

Procedimento:
Tagliare la melanzana a cubetti (se bio lasciate pure la buccia) e il peperone a rettangoloni, non c'è bisogno di fare piccoli pezzi, siate grossolani.
In una padella antiaderente scaldare un giro di olio evo e le verdure tagliate su fiamma viva. Saltare affinchè non si brucino. Salare, ma pochissimo.
Quando le melanzane saranno morbide e i peperoni un po' coloriti aggiungere la polpa di pomodoro e continuare a mescolare. Lasciar cuocere il pomodoro.
Dopo 5-10 minuti il pomodoro si sarà amalgamato alle verdure, a questo punto possiamo abbassare la fiamma e aggiungere il basilico spezzettato, un po' di peperoncino e un'abbondante spolverata di origano. Lasciare sul fuoco altri 5 minuti in modo da far aromatizzare il condimento al meglio. Assaggiare di sale ed eventualmente correggere.
Pronto! Conditeci quel che più vi piace!

Noi ci abbiamo condito delle penne:)


...

E ora l'evento dell'anno... Roger Waters allo Stadio Olimipico di Roma, per la gentile concessione del capellone che mi ha regalato il biglietto a Natale, nonostante lo avessi già trascinato a vederlo a Milano due anni fa :D Ma lo sapevo che The Wall eseguito in uno stadio di queste dimensioni non avrebbe avuto niente a che fare con l'esibizione al Forum di Assago di Milano... va beh, questo era il modo carino per farvi capire che sono una vera fogata di Roger, che è per me la massima espressione di genio musicale-poetico mai esistito. Potete quindi immaginare la mia emozione lo scorso 28 Giugno :)