lunedì 25 febbraio 2013

Per quello "sbarbatello" di George

Oggi sarebbe stato il compleanno di George Harrison. 
Mi va di dedicargli un piccolo post.
Con una foto di lui ragazzetto e una sua canzone più matura.



giovedì 21 febbraio 2013

Lo spreco


Ieri sera ho mangiato una pizza così malvolentieri che non so se mi andrà ancora di mangiarne

Ed è solo colpa mia

Sono le volte in cui mi viene voglia di starmene sempre a casa a mangiare, dove la possibilità di errore è ridotta al minimo.
Poi mi rendo conto che non ce l'ho una casa così, dove posso stare tranquilla, dove finalmente vengo capita. E non so se ce l'avrò mai

Non sono adatta alle battaglie. Io l'ho capito e accettato, ma il mondo no.

lunedì 18 febbraio 2013

Mi hanno spacciato!

Ebbene sì, mi hanno spacciato un po' di pasta madre!! Mi hanno detto che è attiva da parecchi decenni e che è stata spacciata in lungo e in largo, l'origine potrebbe addirittura essere spagnola!
Ora si è stanziata anche a casa mia, dove la coccolo e coltivo. 
Ci devo prendere la mano ovviamente... per cui fatemi sperimentare un po' :D Ovviamente se avete dritte e consigli fatevi avanti che ne ho bisogno! Intanto vi lascio qualche foto della mia pasta madre e del primo pane che ho provato a fare.




venerdì 15 febbraio 2013

Zuppa di cavolo nero e fagioli

Fa freddo e una bella minestra o zuppa è tutto ciò che voglio per cena. La verdura di stagione si presta, non a caso, perfettamente a questi piatti caldi, per cui approfittiamone.
Ricetta semplice come idea, ma piuttosto lunga nel procedimento. I meriti vanno al padre, per cui come al solito in questi casi, non ci sono dosi. Intanto io mangio di gusto.


Ingredienti:
foglie di cavolo nero
fagioli
2 spicchi d'aglio
olio evo
sale e pepe

Procedimento:
Per prima cosa prepariamo i fagioli, lasciandoli in ammollo almeno 8-12 ore e successivamente cuocendoli (almeno un'ora e mezza) in abbondante acqua con salvia e a fine cottura sale.
Quando i fagioli saranno cotti, si procede a preparare la zuppa. Si lava e pulisce il cavolo nero; con "pulisce" intendo sfilare la costola dura della foglia, e questa poi si taglia a pezzetti.
In una pentola dai bordi alti si scalda dell'olio assieme agli spicchi d'aglio, quando saranno appassiti si tolgono e invece si aggiunge il cavolo a pezzetti. Si lascia su fuoco medio per 5-10 minuti facendo attenzione a che non si bruci, quindi si aggiungono i fagioli assieme alla loro acqua di cottura. Se quest'ultima fosse poca, si può aggiungere del brodo vegetale caldo.
Lasciar sobbollire finchè il cavolo nero non sarà morbido (contate 45 minuti abbondanti di cottura), durante la cottura assaggiate di sale e aggiustate di sapore anche con del pepe.
Servire calda, per chi vuole con una fetta di pane arrostita.

lunedì 11 febbraio 2013

Frittelle di carnevale

Metti che sono settimane che tutti intorno a te mangiano frittelle di riso, metti che prima di essere vegan ti piacevano parecchio... la voglia di mangiartele pure te è altissima e quindi ci si adopera per farsele vegan!!
Non so come mai, ma avevo una gran paura ad affrontare una ricetta di questo tipo. I miei parenti erano come al solito titubanti dall'esclusione delle uova: "Forse non staranno insieme", e io già avevo gli incubi  di ricavare non frittelle, ma chicchi di riso fritti...
Poi c'era la paura della frittura, non mi ero mai cimentata da sola, ora sembrerò una scema, ma non friggo quasi mai e se succede c'è sempre qualcun altro con me in cucina. E anche qui il mio ragazzo mi ha incoraggiata con un "Non ti bruciare", partiamo bene insomma :D
Questo a riprova che non bisogna farsi scoraggiare e che un tentativo vale sempre la pena farlo, infatti la mia testardaggine di volermi mangiare frittelle di riso, mi ha pienamente ripagata! Ho seguito questa magnifica ricetta di Kitchen Bloody Kitchen, che è semplicemente perfetta. Non mi è mai successo come stavolta che tutto sia andato liscio come l'olio e con un risultato così superbo al primo tentativo!
Neanche a dirlo sono state spazzate via nel giro di poco.


Ingredienti:
300ml di acqua
300ml di latte di soia
150g di riso originario (in mancanza io ho usato il carnaroli)
1 pizzico di sale
buccia grattugiata di un limone
60g di zucchero
80g di farina 00
2 cucchiaini di cremor tartaro (o di lievito per dolci)
uvetta (a piacere)
olio per friggere

Procedimento:
Se vi ci piace l'uvetta, metterla in ammollo nel rum.
Mettere a scaldare l'acqua con il latte, il pizzico di sale e la scorza di limone grattugiata, raggiunta l'ebollizione si unisce il riso. Far bollire leggermente finchè il riso avrà assorbito tutto il liquido, mescolando di tanto in tanto (a me ci sono voluti circa 25 minuti). Far raffreddare.
Al riso freddo aggiungere lo zucchero, dopo una mescolata anche la farina e il lievito setacciati (nel caso mettiate l'uvetta è il momento di aggiungerla assieme a 3 cucchiaini di rum). Mescolare bene.
Siamo pronti per formare le frittelline, con l'aiuto di due cucchiaini, e friggerle ad immersione in olio caldo. Scolarle su carta assorbente e cospargerle con dello zucchero.

Riso pronto per essere fritto

venerdì 8 febbraio 2013

Torta semplice di okara

Dopo la produzione di latte di soia bisogna smaltire l'okara. E il metodo più veloce e goloso è farci dei dolci. Avevo già provato a farci una crostata, stavolta ho provato questa ricetta di Cotto al vapore. 
È semplicissima, ma eccellente! È sparita in una serata!!!


Ingredienti:
2 tazze di okara
1 tazza di farina
3/4 di tazza di zucchero
3 cucchiai di olio evo
una manciata di pinoli
1 bustina di lievito per dolci
latte di soia qb

Procedimento:
Come tazza ho usato una di quelle classiche tipo "mug", cilindriche alte (vedi foto sotto).

In una ciotola mescolare l'okara con la farina e lo zucchero, mescolare bene soprattutto se l'okara risulta un po' umida. Aggiungere i cucchiai di olio, mescolare, se la consistenza vi sembra un po' troppo soda, aggiungere un po' di latte di soia. Io ho avuto necessita di farlo.
Aggiungere all'impasto anche il lievito e i pinoli. Mescolare molto bene così da rendere l'impasto omogeneo. Cuocere in forno per 30 minuti a 160°C, in una teglia oleata e infarinata. Fare prova dello stecchino!

Più facile di così :D

Foto presa dal web

lunedì 4 febbraio 2013

Latte di soia autoprodotto

Ho più o meno seguito questa ricetta (qui) da "Di pasta impasta", che è molto chiara. Ho provato ad aromatizzarlo alla vaniglia aggiungendo un baccello di vaniglia, ma non si è insaporito per niente.
Con queste dosi ho ricavato meno di un litro di latte di soia, diciamo circa 70cl.
Il sapore non mi entusiasma, ma è decisamente migliore rispetto a molti latti vegetali che si trovano in commercio. Per farci colazione mi è bastato aggiungerci un mezzo cucchiaino di zucchero.
Almeno una volta bisogna provare!


Ingredienti:
100g di soia gialla
1 litro di acqua

Procedimento:
Si lava con acqua corrente la soia e si mette in ammollo per almeno una notte in abbondante acqua fredda. Il giorno dopo la soia avrà assorbito molta acqua e sarà aumentata quindi di volume. 
Adesso andremo a tritarla e per aiutarci in questo passaggio è utile unire un po' d'acqua, che però deve rientrare nel litro che è tra gli ingredienti.
Quindi si mette a scaldare in una pentola dai bordi alti questo litro di acqua. Intanto scoliamo la soia e cominciamo a frullarla con lo strumento che abbiamo/preferiamo; io ho usato il mixer. Per tritarla al meglio aggiungiamo un po' di acqua che è sul fuoco.
Quando abbiamo tritato il più possibile, versiamo la soia nell'acqua a bollore e lasciamo cuocere per 15-20 minuti, mescolando molto spesso che si formerà tantissima schiuma!
Si lascia raffreddare, intanto si prepara un'altra pentola dove possa entrarci uno scolapasta/colino che copriremo con un telo pulito. Versandoci il contenuto della pentola raffreddata, nel telo rimarrà l'okara (che si può riutilizzare per altre ricette), mentre nella pentola sottostante il nostro latte di soia.
Per aromatizzarlo alla vaniglia in teoria basterebbe rimettere sul fuoco il latte di soia con un bacca intera, per 5 minuti, ma come vi dicevo, con me non ha funzionato questo metodo.