sabato 23 giugno 2012

E' un cuore




E' tua bruco cattivo.

Te la dedico,
per insegnarti cosa vuol dire, e come si fa,
a dedicare.



Così non avrai più scuse

mercoledì 20 giugno 2012

Back from Hell... Fest

Sono sopravvissuta. Nei giorni scorsi ho spesso pensato che non ce l'avrei fatta, ma invece sono a casa.
Il mio viaggio si può riassumere in una parola... pioggia. De, tutti i giorni è piovuto! E nonostante questo, sono riuscita a bruciarmi il naso... com'è possibile??
Abbiamo capito due importanti cose del campeggio coraggioso:
1. i migliori amici dell'uomo sono l'asciugamano e il k-way,
2. il più grande traditore è il telo impermeabile, che in genere si mette sotto la tenda. Odio profondo verso il telo.

Nonostante le condizioni climatiche molto avverse abbiamo visto molti posti interessanti, viaggiato molto e goduti un bellissimo festival.
Molti posti mi rimarranno nel cuore, St. Malo su tutti, il "tappeto" di Bayeux, Dinan, il campeggio La Croix-Galliot a Cherrueix (che non abbiamo scoperto come si pronuncia), Nantes col museo delle Belle Arti chiuso (diamine) e Clisson invasa da un'orda di metallari.
Della Normandia mi è rimasto meno rispetto alla Bretagna, ma non dico che sia brutta, è solo che lì si visita di più musei e luoghi inerenti alla seconda guerra mondiale che altro. Ho visto le spiagge e i musei, il cimitero americano ad Omaha Beach, ma nonostante mi abbiano stupita ed emozionata, non mi piace pensarle come attrazioni del posto.

Credo di aver mangiato in media 500g di baguette al giorno, cominciando a colazione, poi a pranzo e a cena. Rarissimamente ho trovato qualche piatto vegan, ho mangiato molta frutta, a volte ho dovuto ripiegare su una pizza, spesso ho mangiato piatti pronti dei supermercati (cous cous e verdure dal gusto deprimente). Al festival sono sopravvissuta con "gallettes" vuote, patatine fritte e un panino riempito con insalata, pomodori e cetrioli. Il mio fegato non è molto contento :P

Condivido qualche foto, brutta, dei momenti salienti del viaggio e che mi fanno sorridere.

Cominciano con l'immancabile Mont St Michel


Poi con il Menhir du Champ Dolent, vicino a Dol de Bretagne. Alto quasi 10 metri a parer mio è buffissimo, viene da ridere quando lo vedi. Eccomi mentre tento di confrontarmici, ahah bellissimo!


Quindi Dinan, un paesello particolarissimo, un borgo antico con edifici storici come la torre dell'orologio e la basilica. Il castello tanto gettonato mi è sembrato inferiore alla cittadella in sè.


Questa invece è la vista che si presenta salendo in cima al bastione del Fort-la-Latte. Mi è piaciuto tantissimo, molto più di Cap Frehel, dissentendo dalla guida del Touring Club.


Infine l'Hellfest, in particolare durante il concerto dei Lynyrd Skynyrd, uno tra i miei preferiti di tutto il festival. E' stata dura resistere al fango, alla pioggia e alle condizioni igieniche scarsissime, ma ne è valsa la pena!


Questo viaggio è stato davvero bello, nonostante fosse molto stressante sia per il dover spostarci spesso, sia per le condizioni climatiche avverse. L'Hellfest era la vera meta, ma anche una scusa per visitare il nord della Francia. 
Si mettono in saccoccia tutte queste belle cose ed esperienze e si torna alla vita di tutti giorni arricchiti con qualcosa in più!

giovedì 7 giugno 2012

Insalata con tofu e wurstel

Domani partisco.
La Normandia e la Bretagna mi aspettano. Ma soprattutto mi aspetta l'Hellfest
Perchè è facile fare la vegan a casa propria quando parli la lingua del posto e conosci i piatti che ti vengono serviti nei ristoranti. Facile!
Ogni tanto bisogna testare la propria abilità nel sopravvivere senza buttare all'ortica i propri principi. Quest'anno mi tocca provare a sopravvivere decentemente in terre lontane, fredde (il sacco a pelo senza piuma/lana per basse temperature l'ho trovato, ah!), dove mangiano tanti pesci e tanti formaggi. Ma ce la farò, nonostante non sappia una parola di francese! Yeah.

Così stasera mi hanno preparato un buon pasto fresco, per darmi un buon ricordo del cibo. A cura di mio fratello che ha pensato a farmi la versione vegan dell'insalata di pollo <3


Ingredienti:
insalata
pomodori
tofu
wurstel (o seitan)
mandorle
olio evo
aceto (sarebbe meglio il limone)
sale

Procedimento:
In una ciotola capiente si vanno a condire con olio, aceto e sale l'insalata abbondante, i pomodori tagliati a pezzetti e le mandorle tagliate a metà.
Il tofu al naturale si taglia a cubetti piccoli e si aggiunge all'insalata senza altri passaggi. I wurstel invece si cuociono alla fiamma (con il metodo della forchetta :P) o sulla piastra, quindi tagliati. Ora che abbiamo tutti gli ingredienti nello stesso recipiente si mescolano bene e si mangiano con gusto!

Mancherò per una decina di giorni se sopravvivo. Non dimenticatemi se non dovessi tornare! E non date subito colpa alle scarse possibilità di mangiare di un vegan in viaggio (riuscirò a dimostrare che possiamo vivere felici anche in nord Francia), ma magari sarà colpa del pogo estremo durante un concerto o ad una tempesta che colpirà la nostra povera tenda!
A presto!

PS: Voi che non siete in missione come me, il 10 giugno andate alla Sagra del Seitan!!

martedì 5 giugno 2012

Pasta fredda con piselli e zucchine

Nonostante il tempo non sia dei migliori, piove spesso e il cielo è quasi sempre coperto, comincia a fare caldo. Allora ho pensato che fosse l'ora di mangiare la prima pasta fredda della stagione. Con gli ingredienti che ci offre la stagione ovviamente.
La ricetta l'ho presa dall'ultimo numero di Cucina Naturale, quello di giugno, che ho leggermente modificato in base alle esigenze della mia cucina. Prima esigenza, mi consigliano di specificare, per me pasta fredda non significa passare sotto l'acqua fredda la pasta, ma semplicemente accompagnarla con un condimento fresco.


Ingredienti (4 persone):
300g di pasta corta
350g di piselli sgranati (circa un kilo lordo)
2 pomodori
2 zucchine
scorza di limone
timo
olio evo
sale

Procedimento:
Lessare i piselli in abbondante acqua salata per una decina di minuti, scolarli con una schiumarola e trasferirli in un recipiente con acqua fredda. Tagliare le zucchine per il lungo a fette sottili, poi grigliarle sulla piastra per pochi minuti per lato. Quando saranno raffreddate tagliarle a pezzetti.
Nell'acqua di cottura dei piselli, riportata a bollore, mettiamo a cuocere la pasta.
Nel recipiente dove andrete a servire la pasta, amalgamare due cucchiai di olio evo con due strisce di scorza di limone, per insaporire. Unire i piselli e le zucchine, salare e mescolare. Lasciar marinare per qualche minuto. Quando si andrà a mescolarli con la pasta, ricordarsi di togliere prima le bucce di limone.
In un altro recipiente tagliare i pomodori in piccoli spicchi e aggiungere le foglioline di timo fresco e un pizzico di sale.
Scolare la pasta e mescolarla con il misto di piselli e zucchine, poi aggiungere i pomodori. Se il condimento dovesse risultare un po' liquido potete cospargere un paio di cucchiai di pan grattato o del germe di grano, come consiglia Cucina Naturale.

venerdì 1 giugno 2012

Torta di fragole con crema

Le fragole sono un frutto strano per me. Non mi piace mangiarle fresche e semplici perchè spesso sono un po' aspre, ma mi piacciono in tutti gli altri modi possibili, qualsiasi cosa sia aromatizzata o al gusto di fragola mi fa impazzire. Quindi le fragole dell'orto, che sono sempre abbondanti, grandi, ma poco saporite, ho provato a usarle in varie maniere. 
Ho provato a fare uno strudel ripieno di crema e fragole, ma è venuto un mezzo disastro, oltre a esser uscito TUTTO dallo strudel il risultato finale sembrava una schiacciata con l'uva :S Allora ho lasciato perdere lo strudel e ho provato a usarle per una torta di frutta. 
Per l'occasione ho provato una nuova ricetta di crema pasticcera, quella di Chicca che avevo già postato, ma non provato... stavolta avevo la margarina :D Questa crema mi piace molto, è più saporita e non so perchè ma mi viene anche senza grumi. Inoltre finalmente ho comprato la curcuma e ora posso colorare di giallo tutta la cucina :P
La pasta frolla è la solita di Concita, che purtroppo stavolta non è venuta un gran che, mi ci è cascata troppa acqua nell'impasto e ri-aggiungendo farina è venuta duretta. Ma la crema ha salvato capre e cavoli :D


Ingredienti:
fragole fresche
500g di latte vegetale
10g di farina
50g di margarina
35g di amido di mais (un po' meno se si vuole la crema più liquida)
60g di zucchero
la scorza grattugiata di un limone
mezzo cucchiaino di curcuma

Procedimento:
Mentre la pasta frolla è a riposare in frigo, si prepara la crema.
In una ciotola unire la farina, l'amido e la curcuma con 100g di latte, mescolare bene senza far venire grumi (io amo la mia frusta). In un pentolino invece si fa sciogliere a fuoco basso la margarina in 200g di latte, poi aggiungere gli altri 200g di latte rimanenti, lo zucchero e la scorza di limone.
Facciamo sobbollire, quindi si unisce l'amido e la farina sciolti nel latte preparati prima, mescoliamo bene con la frusta per 3 minuti circa. Si toglie la crema dal fuoco e la facciamo raffreddare in un recipiente, coprendola a contatto con della pellicola (vedi la foto).
A questo punto andiamo a cuocere la pasta frolla. Si olia e infarina una teglia per dolci, si sistema la pasta frolla tirata sul fondo e sul bordo. Si bucherella con i rebbi di una forchetta il fondo, si copre il fondo con della carta forno e sopra dei fagioli secchi. Si cuoce in forno a 180° per 20-25 minuti, non di più. Intanto si possono pulire le fragole e tagliarle a metà.
Quando la base sarà cotta e un po' raffreddata possiamo comporre la torta. Si tolgono fagioli e carta forno e si farcisce la base con abbondante crema pasticcera che ora sarà fredda e piuttosto soda, si livella. Ora si decora con le fragole e/o altra frutta con più ci piace, io ho sistemato le metà di fragola tutte con la punta verso l'esterno, tranne nel centro.
La gelatina ho preferito non metterla che mi sembra sempre di rovinare tutto. Ho spolverato con un po' di zucchero a velo.