giovedì 23 febbraio 2012

Il vestito migliore



E giurano sicuramente domani sarà migliore

[Il disordine delle cose - L'altra metà di me stesso]

sabato 18 febbraio 2012

Crogetti

Siamo nel pieno di carnevale, tra giovedì e martedì grasso, bisogna mangiare e mangiare :P
Un dolce tipico un po' in tutta Italia sono le chiacchere, a Firenze dette i cenci. Di solito è un impasto semplice a base di farina, zucchero e uova, steso, tagliato in rettangoli e poi fritto.
Le massaie senesi ci par di capire che non son mai state tanto "sfogline", senza offesa de! La pasta invece di tirarla e farci delle tagliatelle, facevano i pici, grossolani rotolini di pasta, inoltre invece di tirare la pasta e farci i cenci, facevano i crogetti, palline di pasta fritta. Ma io sono d'accordo con loro, più pasta c'è sotto i denti, tutto diventa più buono :P

Quindi eccovi la ricetta dei mitici crogetti, ricetta tramandata ancora una volta dalla famiglia di mio nonno, che viene dalla provincia di Siena. Io li ho sempre adorati, decisamente molto più dei cenci.
Da sempre i cenci e i crogetti per carnevale li faccio con i miei nonni, io impasto e formo, la nonna frigge e il nonno zucchera :D Da 3 anni con la nonna li sperimentiamo vegan ;)


Ingredienti:
1kg di farina 00
mezzo kg di zucchero
una bustina di lievito per dolci
2 arance
una tazzina da caffè di marsala (o altro liquore)
latte di soia qb
un pizzico di sale
olio per friggere

Procedimento:
Con queste dosi vengono una valanga di crogetti e cenci, siete avvertiti.
In una ciotola capiente si uniscono la farina, lo zucchero, la bustina di lievito e il pizzico di sale. Si grattugia una delle due arance e poi entrambe si spremono per ricavarne più succo possibile. Questo si aggiunge agli ingredienti secchi, insieme al marsala. Ora va aggiunto il latte di soia fino a che non si ha un impasto piuttosto morbido e con lo zucchero sciolto. L'impasto deve venire elastico e facilmente lavorabile. Si mette a scaldare l'olio per friggere, tanto olio, mia nonna è attrezzata e ora ha la friggitrice, ma la padella rimane un must.
Per fare i crogetti: su una spianatoia si prende un pezzetto dell'impasto e si forma un lungo cilindro arrotolando l'impasto tra le mani, quindi con un coltello si taglia in tanti pezzi, come se si stessero facendo gli gnocchi. A questo punto si friggono e quando cotti si zuccherano.

Un piccolo momento di gloria anche per i cenci bistrattati:

lunedì 13 febbraio 2012

Involtini di verza con pomodoro

Nonostante le rigide temperature, qualche cavolo si è salvato nell'orto. (Maramao perchè sei morto) Le foglie grandi erano sciupate dal ghiaccio, ma l'interno era buono, così gli involtini fatti con delle foglie mignon non sono venuti molto belli, ma lo stesso molto buoni!
La ricetta se l'è inventata il padre veganizzando quelli carneschi. Che buoni!


Ingredienti:
cavolo verza
tofu al naturale
seitan
passato di pomodoro
olio evo
sale e pepe
aglio

Procedimento:
Si mette sul fuoco una pentola con acqua salata, quando l'acqua sarà a bollore si immergono le foglie esterne del cavolo. Considerate che ogni foglia diventerà un involtino, quindi calcolate quante foglie vi servono. Bisogna giusto sbollentarle. Toglietele e lasciate sgrondare e raffreddare.
Intanto si prepara il ripieno, le dosi non le so perchè si fanno sempre occhiometricamente, dipende soprattutto da quello che si ha in casa. Se non si ha il seitan si può usare fagioli o ceci. Con un mixer si trita finemente il tofu e il seitan freschi, il cavolo verza che è avanzato e volendo altre verdure che si hanno in casa (ad esempio a noi avanzavano dei piselli cotti). Si sala e pepa a piacere. Non deve essere troppo "papposo".
Si stende sul piano una foglia di cavolo lessata e nel mezzo si mette una "polpetta" di ripieno pressata. Si chiude la foglia a pacchetto sulla polpetta, se la foglia è abbastanza grande non ci sarà bisogno di stecchini.
Se avanza dell'impasto del ripieno e non abbiamo più verza, si può cuocere come semplici polpettine:)
Una volta preparati tutti si mettono a cuocere in una padella con un filo d'olio extra vergine d'oliva e uno spicchio d'aglio. Si fanno rosolare per qualche minuto da entrambi i lati, quindi si aggiunge la passata di pomodoro e si lascia cuocere.

Alla fine è una ricetta piuttosto ipocalorica se non si abbonda con l'olio. Ed è così buona, ne mangerei a tonnellate!

venerdì 10 febbraio 2012

Cadono cipressi

Uargh!

(mezzo sbadiglio, mezzo ruggito)

Voglio anche io lamentarmi per la neve! O per il vento! O per il freddo! Voglio lamentarmi!


0. E' tutta colpa della protezione civile!
1. Il vento ha abbattuto uno dei cipressi del giardino, per una mattinata abbiamo fatto i boscaioli cercando di liberare le scale ed il garage.
2. Il recinto delle coniglie ha subito qualche danno.
3. Le mie coniglie per vendicarsi contro il maltempo stanno distruggendo il bagno della taverna dove le ho messe per farle sopravvivere al freddo.
4. Ho perso una lezione di arabo.
5. Oggi dovevo dare un esame, ma il prof era bloccato dalla neve.
6. La protezione civile e le sue previsioni del menga!
7. Il termosifone di camera mia ha quasi smesso di funzionare e sembrava di dormire all'aperto.


Contro la protezione civile ho deciso di fare un gesto estremo. Sono andata a comprarmi un costume. Ben gli sta'!



Se non capite, guardate in che condizioni è l'autrice e compatitela mandandole baci (notare il pupazzo):

domenica 5 febbraio 2012

Riso dolce

La dieta sta andando molto a rilento, per cui tanto vale darmi un buon motivo per avere rimorsi: ingozzarsi al pranzo per il compleanno del nonno novantenne!
Per l'occasione la madre ha fatto forse il dolce preferito dal nonno, passione che ha tramandato a tutta la famiglia. 
Mi viene in mente solo ora che non so come mai mio nonno conosca il riso dolce, non mi pare proprio un piatto tipico della zona, forse l'ha scoperto quando era militare o prigioniero in Inghilterra. Ho trovato una domanda da porgli, una banale scusa per fargli raccontare un po' dei suoi novant'anni :)

Insomma, il riso dolce è buonissimo e facile da preparare con ingredienti semplici. A noi piace mangiarlo al cucchiaio appena pronto che è calduccio, ma è buono anche freddo magari il giorno dopo (il problema è che non ci arriva al giorno dopo).
Inoltre è la base per altre ricette, come le frittelle di riso o la torta di riso.


Ingredienti:
1 litro di latte vegetale
250g di riso
2 cucchiai di zucchero per etto di riso (per 250g di riso = 5 cucchiai di zucchero)
striscioline di buccia di limone
vanillina o bacca di vaniglia
 
Procedimento:
Il latte che è stato usato in questa occasione è quello di avena non zuccherato, ma vanno bene tutti. Si scalda tutto il litro di latte in una pentola insieme alle bucce di limone, quando sarà molto caldo, quasi a bollore, si aggiunge il riso. Bisogna mescolare facendo attenzione che non si attacchi al fondo.
Il tipo di riso non è importante, viene bene e buono con qualsiasi tipo di riso, in genere usiamo l'Originario perchè indicato per le frittelle.
Quando il riso sarà quasi cotto e avrà quindi assorbito molto latte, si tolgono le bucce di limone e si aggiunge lo zucchero e la vanillina. Ora bisogna mescolare molto bene ed energicamente che il rischio di attaccamento è molto alto ora :P
Si assaggia e se il riso è ben cotto si può spegnere il fuoco ed assalirlo per il piacere delle papille gustative!

Abbiamo usato 300g di riso per un litro di latte e come si vede dalla foto ci è venuto molto sodo, 250g dovrebbe essere la dose giusta per averlo più cremoso.
Se freddo non vi piace, sempre nel caso che non finisca subito, si può metterlo qualche minuto in forno caldo spolverato di zucchero.