sabato 27 agosto 2011

Dolcetti con marmellata

Ho ricevuto in regalo da mia "suocera" un pacchetto di farina di grano saraceno e due marmellate una mirtilli e l'altra misto bosco. La farina mi è sembrata di buona qualità e visto che scadeva abbastanza in fretta (tra l'altro, proprio il giorno del mio compleanno) ho pensato di usarla subito. Non sono abituata ad usare la farina di grano saraceno, mi è sembrata così strana! Ho quindi seguito una ricetta, non sapendo proprio per cosa fosse più adatta.
Questa ricetta di Silvia F mi ha ispirato davvero molto, l'ho riadattata con gli ingredienti che avevo in casa e raddoppiato le dosi perchè in casa mia questo genere di cose finisce alla svelta.


martedì 23 agosto 2011

Ceretta zucchero e limone fai-da-te

Non vi tedierò col mio odio profondo verso la depilazione. Una stupida convenzione sociale, uargh.
Purtroppo non sono abbastanza figa da riuscire a sopravvivere alla condanna sociale che aspetta chiunque non si depili, così mi trovo malavoglia a dovermi adoperare.
Il mio amore va alle lamette, ma spesso soprattutto d'estate servono metodi più duraturi. Così per non stare ad andare dall'estetista, per la quale non ho soldi, usavo le strisce depilatorie già pronte, da scaldare tra le mani e via (il silk epil non è tollerato dalla mia pelle, ma neanche da me). Ma, che diamine, anche se sono riusabili si produce davvero tanti rifiuti indifferenziati, senza considerare le schifezze che ci sono tra gli ingredienti sia delle strisce che delle salviettine oleose.

Insomma da tanto pensavo di provare a farmi la ceretta a caldo, autoproducendomela e finalmente l'ho fatto. Di ricette ce ne sono davvero molte in giro su internet, ma io ho usato questa:



E' davvero molto semplice e Carlitadolce è molto brava a spiegare. Questa è la ricetta della versione aggiornata per quelle come me che vogliono la cera abbastanza liquida. Altrimenti la prima che trovate sul suo canale è di quelle del metodo della "pallina", non mi cimento che farei disastri.

sabato 20 agosto 2011

Hummus

L'estate è davvero un'ottima stagione per il palato. L'orto ha tanti frutti e verdure che non riusciamo quasi a smaltire, così si fanno regali ai vicini e cene con amici. Queste ultime sere abbiamo fatto tante cene con menu praticamente vegan (se in tavolta non si mette una mozzarella o del formaggio la gente non si sente tranquilla, mah!), non ricercati, piatti poveri dei contadini di una volta. 
A mio babbo piace molto cucinare queste ricette usando i suoi prodotti dell'orto e i primi tempi che ero vegan proprio con mio babbo abbiamo fatto una riscoperta di questi piatti, che erano comunque comuni in casa mia, ma mal accettati dai figli, io in primis. Ha aiutato molto a far capire sia a me sia ai miei familiari quanto la dieta vegan non fosse strana o lontana dalla realtà, ma che fino a 70anni fa la dieta era (per forza di cose) prevalentemente vegan! 
Insomma il succo è che in questo periodo ho mangiato tantissime pappe al pomodoro, panzanelle varia, paste fredde, melanzane grigliate (sbav), pomodori, carote, peperoni, senza contare la frutta! Sarà per questo che ingrasso sempre d'estate! :P

Tornando in-topic, l'hummus. Era il mio contributo alle cene che abbiamo fatto, è un patè di ceci, semplicissimo e ancora non ho trovato nessuno a cui non piace! In questo caso l'ho usato come antipasto spalmato sul pane, fresco, saporito, davvero molto estivo!

sabato 13 agosto 2011

Salsa tofunnè

Finalmente mi son decisa ad usare il tofu autoprodotto. Ricetta semplicissima ma da molti usi. A me piacciono molto le salsine da mettere sul pane (ma anche sulle verdure e su seitan o polpette varie), ci pasteggio spesso, così ho preso spunto da una ricetta del libro La Cucina Etica.


Ingredienti:
200g di tofu
2 spicchi d'aglio (probabilmente troppo)
capperi
1 cucchiaino di senape
succo di limone
3 foglie di basilico
olio evo
sale

Procedimento:
Semplicemente tritare tutto, nelle dosi che più piacciono a seconda dei gusti! L'olio serve anche per dare la consistenza di una crema.
Mettere in un contenitore e lasciare in frigo.

giovedì 11 agosto 2011

Crostata con okara

Altra ricetta per lo smaltimento di okara.
Ho fatto un mix di due ricette, questa di Chicca66 e questa di Shanti.


Ingredienti:
250g di okara
250g di farina integrale
100g di zucchero di canna
latte vegetale
1 cucchiaino di bicarbonato
la scorza grattugiata di un limone
40g di olio evo
marmellata di fragola
nocciole

mercoledì 10 agosto 2011

Recupero di amido - Gnocchi

Con l'ultima preparazione del seitan, ho voluto provare a riciclare l'amido che di solito viene buttato via nello scarico. Ho seguito il procedimento di Mirko, qui, su Veganblog. 
Ci ho fatto degli gnocchi veloci con un sugo ai peperoni. Direi geniale!


Ingredienti:
acqua di scarto della produzione di seitan

Procedimento:
Abbiamo recuperato l'acqua/amido della preparazione di 2kg di farina, mettendola in una pentola enorme. Si lascia decantare l'amido, ci vorrà un po', quindi va tolta l'acqua limpida che rimane in superficie.


Seitan autoprodotto

In questi giorni sto cucinando anche troppo, rispetto a quanto mangio!
Il seitan non è la prima volta che lo produco, sarà boh, la terza? Sì devo dire che mi cimento di rado, ma ne faccio in abbondanza. Ho sempre un validissimo compagno di cucina in questo caso, il mio ragazzo, visto che gli piace molto sia farlo che mangiarlo :P

Per chi non sapesse cos'è ve lo spiega velocemente wikipedia, ma ormai incontro sempre meno persone che non ne hanno mai sentito parlare. Da una parte è bello che la gente cominci a conoscere cibi alternativi, variare non è mai un male, ma dall'altra ho l'impressione che ci siano dei pregiudizi e che "è roba da vegetariani". Va beh, non sanno quel che si perdono!

Di ricette ce ne sono a milioni su internet/libri, più o meno tutte uguali, anche sulla pagina del glutine di wiki c'è il procedimento, quello da laboratorio, ma cambia davvero poco! La cosa mi fa ancora ridere, perchè abbiamo eseguito questa prova in laboratorio, per il corso Analisi degli alimenti, ed era proprio strano fare il seitan in laboratorio! :P E' stato utile perchè ho capito la teoria e la prof. ha dato delle informazioni utili.
Ad esempio la prof ci ha fatto fare la prova con la semola, che a quanto ci ha detto ha più glutine in genere delle farine. Infatti abbiamo voluto sperimentare questa volta anche la semola, poca giusto per prova.

Vi riporto quindi la nostra ricetta, ancora da perfezionare. Le dosi sono quelle che abbiamo usato questa volta, ma insomma, fate secondo la vostra voglia/possibilità, cambia poco.
Le prime volte abbiamo usato esclusivamente farina manitoba, perchè contenente più proteine di tutte le altre farine, quindi più seitan a parità di peso di farina. Stavolta abbiamo usato una normale farina 00.


martedì 9 agosto 2011

Okara burger

L'avevo preannunciato ed eccomi qua.
E' incredibile quanto sia molto più indaffarata a smaltire l'okara invece di pensare al tofu che ho in frigo lì ad aspettare chissà che :(

Ho provato a fare delle polpette/burger improvvisatissime.

domenica 7 agosto 2011

Primo tofu

Beh... Ci ho provato.
Non sono soddisfatta.
Il tofu è venuto, non ho avuto problemi di caglio o altro, ma ho fatto un po' di disastri e non ho seguito dei passaggi della ricetta. Quindi non posto il mio procedimento, prossimamente, penso presto, ritenterò cercando di migliorare ed evitare gli errori.

Ora però ho una montagna di okara da smaltire! Penso di aver frullato male i fagioli di soia e che abbia più okara del dovuto, è davvero tanta, è normale?
Quindi a breve ricette smaltisci-okara, speriamo in qualcosa di appetitoso.

Qualche (brutta) foto, come anteprima.




venerdì 5 agosto 2011

(R)Evolution




Fumetto tutto italiano, di Andrea Malgeri.
Il primo fumetto vegan!

Un post che dovevo fare da ormai due mesi, ma non mi sentivo mai in grado.
Ne avevo sentito parlare, ma di pubblicità purtroppo ne ha avuta poca, così ho avuto modo di comprarlo solo alla Sagra del Seitan, dove per altro ho conosciuto l'autore, volontario anche lui oltre che ovviamente presente col suo banchino.
E' un fumetto che merita, mi è piaciuto davvero tanto.

Credo si possa definirlo un "fumetto denuncia". Parla infatti degli allevamenti intensivi e delle terribili condizioni di "vita" dei poveri animali rinchiusi. La storia ha come protagonista un maialino che per un caso fortuito sfugge alla nascita dall'allevamento, crescendo così in libertà insieme ai cinghiali, per poi essere catturato nuovamente dall'uomo. Scopre così le terribili quotidianità del mattatoio che viene ripetutamente paragonato ai campi di concentramento nazisti. Non accettando la situazione organizza e fomenta una rivoluzione contro l'uomo, per far sì che non ci sia nessuno più che non sappia cos'è la libertà.
Forse detto così può sembrare una trama banalotta soprattutto per chi non è attento al problema etico della dieta onnivora. Vi posso invece assicurare che ci sono molti spunti interessanti e inaspettati, che tengono viva l'attenzione sia per la trama in sè che per il tema etico di sottofondo. Non credevo infatti che fosse un testo così profondo, ma durante la lettura mi sono addirittura commossa.